Gli addetti alle risorse umane gestiscono la selezione del personale e i relativi colloqui, ma anche lo staff già presente in organico, pianificandone le attività di formazione e gli aspetti amministrativi e fiscali. Inoltre valutano l’attività dei dipendenti, si occupano della promozione della “cultura aziendale” e delle attività volte al miglioramento dell’engagement e del senso di appartenenza delle figure che lavorano in un’azienda.
In questo senso, il ruolo del coaching aziendale nelle risorse umane può essere importantissimo per un HR Manager o per un HR Specialist, perché permette loro di acquisire determinati strumenti del coaching e di incrementare conoscenze riguardanti:
- ascolto attivo e comunicazione efficace: al fine di riuscire ad ascoltare l’altro e comprenderne i bisogni, gli obiettivi, il potenziale e l’idoneità al ruolo che ricopre o per il quale si candida. Inoltre la Comunicazione Efficace è utile al fine di trasferire ai dipendenti la cultura e la politica aziendali, ma è anche funzionale al miglioramento ed efficientamento delle relazioni interpersonali;
- capacità di gestione del giudizio: imparando a ragionare stabilendo le priorità per l’azienda e a evitare pregiudizi e conclusioni affrettate, mantenendo sempre una visione aziendale improntata all’efficienza individuale e mettendo in pratica la cosiddetta sospensione del giudizio;
- pensiero critico: che permette di valutare ogni situazione e informazione con una visione più ampia ed equa al fine di elaborare delle soluzioni basate anche sulla migliore gestione del personale;
- riconoscimento delle potenzialità: scegliendo il candidato più idoneo a un determinato ruolo e, ove necessario, riuscendo a ricollocare le risorse già presenti nei ruoli che permettono loro di esprimere sempre al meglio il loro potenziale.
Il Coaching e il suo ruolo per le HR: comunicazione e relazioni
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Un percorso di coaching può essere utile sia a chi lavora nel settore dell’HR Management sia per le persone che ricoprono ruoli manageriali all’interno di un’azienda, al fine di comunicare in maniera ottimale con l’intero staff e mi migliorare le relazioni con i dipendenti e anche tra gli stessi dipendenti, creando così un ambiente in cui si riesca a lavorare al meglio, senza accusare lo stress e senza sentirsi troppo sotto pressione.
Il coaching utilizza strumenti che in seguito possano essere applicati sia a breve che a lungo termine. Oltre quelli già menzionati, come il riconoscimento delle potenzialità e l’utilizzo della comunicazione efficace, ve ne sono molti altri che permettono di seguire il percorso di crescita dei dipendenti, in modo che questi ultimi siano sempre nelle condizioni di poter lavorare al meglio delle loro capacità:
- controllare e gestire le emozioni: in modo che queste non prendano il sopravvento e non incidano sul rendimento lavorativo e sul clima dell’azienda;
- gestire lo stress: ricordando sempre che tale reazione durante un momento di tensione è soltanto preventiva, ovvero anticipa il fatto che i momenti di ansia e tensione molto spesso non sono così terribili come ci si aspettava;
- elaborare dei piani operativi: che permettano di avere una visione globale delle cose, stabilendo le priorità e conseguentemente una precisa linea di lavoro, ottimizzando le risorse e preparandosi a eventuali imprevisti e difficoltà;
- lavorare in team: mettendo tutte le risorse umane a disposizione nelle condizioni di poter lavorare in gruppo con l’esercizio dell’ascolto reciproco e facendo in modo che ognuno possa sfruttare appieno il proprio potenziale impiegandolo nel progetto comune.
Nel ruolo giocato dal Coaching nelle risorse umane sono fondamentali due concetti:
- la leadership;
- la gestione dei cambiamenti.
Un buon leader deve possedere competenze e abilità utili a livello relazionale ma anche a comprendere le sempre nuove esigenze e rimanendo al passo con i tempi, comunicando sempre a tutti ogni novità tempestivamente, così che nessuno si senta lasciato indietro o incontri difficoltà.
Oggi al concetto di Leadership è stato integrato quello di e-leadersip, ovvero la capacità di un leader di capire l’importanza delle risorse digitali e tecnologiche e di comunicarla ai membri del team in modo da poterle sfruttare al meglio.
Il Coaching e il suo ruolo nelle risorse umane: le Soft Skills
L’applicazione del Coaching nell’ambito delle risorse umane è imprescindibile soprattutto nell’ambito delle cosiddette Soft Skills, ovvero delle competenze scevre dalla formazione accademica di un individuo e riguardanti piuttosto il proprio bagaglio personale o anche una formazione specifica in tal senso.
Le Soft Skills sono anche conosciute come competenze trasversali, e consistono nella capacità di comunicare in maniera efficace, di gestire lo stress, di pianificare obiettivi in base ai tempi e mezzi a disposizione e di lavorare in gruppo. Queste competenze, se possedute da chi lavora nelle risorse umane, sono molto importanti perché permettono a loro volta di riconoscerle in altri professionisti e di selezionare questi ultimi perché in grado di spaziare tra vari ambiti di conoscenza.
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